Locorotondo
Locorotondo è al centro Valle d’Itria, un borgo meraviglioso a 410 metri sul livello del mare e il suo nome deriverebbe dal latino “Locus rotundus”, per la forma circolare del centro storico.
Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, della Bandiera Verde per l’Agricoltura e della Bandiera Gialla di Comune Ciclabile, si distingue per l’unicità del suo centro storico e il suo esteso agro con 150 contrade abitate.
La veduta più suggestiva è, senza dubbio, quella che si ha raggiungendo Locorotondo da Martina Franca.
È subito evidente via Nardelli, meglio nota come lungomare – anche se qui il mare non c’è si tratta di un “lungovalle”, affacciato su terrazzamenti con vigneti, trulli masserie e muretti a secco – sulla quale si affacciano le tipiche case locali, le cummèrse, parte della cupola e del campanile della Chiesa Matrice di San Giorgio Martire.
Il centro storico è impreziosito e caratterizzato priorio dalla presenza delle “cummèrse” (dal latino cum vertice) case dal tetto spiovente realizzate con le chiancarelle, pietre calcaree tipiche del territorio, che fanno da cornice al meraviglioso borgo e che sono distribuite nei bellissimi vicoli bianchi adornati e profumati da balconi e atri in fiore e dalle facciate “allattate” col latte di calce.
Due sono le principali porte d’accesso al centro storico: Porta Vecchia o Porta Napoli, che immette in Piazza Vittorio Emanuele II, il salotto del centro storico. Mentre, dalla parte opposta, c’è Porta Nuova o porta Lecce, il cui omonimo vicolo conduce direttamente alla Chiesa Matrice, nel cuore del borgo.
Monumenti di rilevante interesse sono il barocco Palazzo Morelli, l’ex Palazzo Municipale, dove ora ha sede la Biblioteca Comunale con la Torre dell’Orologio, le Chiese di San Nicola di Myra, della Madonna della Greca, di San Rocco, della Madonna del Soccorso, dello Spirito Santo e della Madonna della Catena.
Da Largo Bellavista, da via Nardelli e dalla villa comunale Garibaldi è possibile rivolgere un disteso sguardo sulla Valle d’Itria, che prende il nome dal culto della Vergine d’Hodegitria, scorgendo trulli, muretti a secco, masserie, vigneti, uliveti e il monumentale complesso di Sant’Anna di Renna, ospitante il Museo interattivo Perle di Memoria.
La pietra, la natura e il paesaggio offrono imperdibili scenari mozzafiato. Atri, strade e piazze di rilevanza storica circondano il borgo, ad esempio Largo Mazzini, conosciuta da locali come “Largo della Rotella” e altre ancora.
Nell’agro menzioniamo fra i tanti punti d’interesse il Trullo di Marziolla, il più antico tra i datati in Valle d’Itria, le Chiese rurali come in Contrada San Marco e Contrada Trito, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, il cui tratto rinnovato attraversa parte del territorio, e il Giardino Storico della Masseria Ferragnano.
Significativa è la produzione commerciale locale, dal settore enogastronomico, con eccellenti preparazioni e produzioni da assaporare, presso le attività nel centro o in azienda, come il vino bianco, le “gnumerèdde suffuchète”, la carne al fornello, il triddo, al settore artigianale e industriale, con la pietra, il legno il ferro, il tessuto, con la presenza di aziende locali di pregio, in una comunità laboriosa e legata alle proprie radici.
Le tradizioni musicali consolidate dal Locus Festival al Viva Festival, dalle bande alle orchestre cittadine, unite alle rassegne culturali tra libri, mostre, balconi e atri in fiore, sono molto seguite ed apprezzate da visitatori e cittadini, al punto da rappresentare attrazioni di fama e rilievo.
Puoi visitare Locorotondo seguendo questo percorso
Per visitare Locorotondo e il suo centro storico si può partire da Porta Nova.
Dopo la sosta nell’adiacente Piazza Mitrano, varcando la porta e percorrendo l’omonima via si possono osservare le prime cummèrse, con le facciate “allattate” a calce, vicoli e atri in fiore, sino ad arrivare in Piazza Rodio dove è ubicata la Chiesa Matrice di San Giorgio Martire con la sua maestosa facciata neoclassica.
Imboccando via Oliva, si raggiunge un gioiello dell’arte locale, la seicentesca Chiesa di San Nicola di Myra, con i suoi dipinti a secco e la sua architettura tipica: la navata con la volta della cummèrsa e l’altare con il cono del trullo. Da via Oliva si continua a passeggiare col naso all’insù lungo via Dottor Guarnieri, per poi svoltare in via Morelli dove è collocato l’omonimo Palazzo Morelli dal sinuoso portale e balcone barocco. Adiacente al Palazzo vi è l’imponente Torre dell’Orologio che sovrasta l’Antico Palazzo Municipale e un tempo anche carcere, dove oggi hanno sede la Biblioteca comunale Antonio Bruno e l’Info-Point turistico.
Continuando su via Antonio Bruno si raggiunge il salotto del borgo antico, Piazza Vittorio Emanuele II, accogliente piazza adiacente a Porta Vecchia, di fronte alla Villa Comunale Garibaldi, balcone sulla Valle d’Itria e accanto alla Chiesa di Maria Santissima Addolorata.
Varcata la Porta e svoltando a sinistra, si percorre un tratto di Via Nardelli e immediatamente a sinistra in Largo Piave si raggiunge la piccola Chiesa di Santa Maria del Soccorso. A destra di essa inizia la suggestiva via Aprile, che conduce sino a Largo Bellavista, con l’imperdibile panorama mozzafiato sulla Valle d’Itria, da ammirare anche scendendo su Via Nardelli, il “lungomare” di Locorotondo. Si tratta di un esclusivo “lungovalle”, affacciato su terrazzamenti con vigneti, trulli masserie e muretti a secco, con la possibilità di scorgere il monumentale Complesso di Sant’Anna di Renna dai tetti a cummèrsa, che ora ospita il Museo interattivo Perle di Memoria, raggiungibile percorrendo una delle scalinate presenti sulla via panoramica: la Scalinata dei Templari o la Scalinata di San Michele Arcangelo.
Da lì si arriva ai piedi del borgo da cui immortalare lo skyline più conosciuto e apprezzato di Locorotondo, che lo mostra in tutta la sua circolarità e in tutto il suo splendore. Ritornando su via Nardelli, prima di concludere il tour, merita una visita l’antica Chiesa di Santa Maria della Greca, adiacente a Piazza Antonio Mitrano, che si contraddistingue per le opere scultoree di grande pregio e a poche centinaia di metri da essa vi è la Chiesa di San Rocco, compatrono della città, sino a passare da Largo Mazzini, dove un tempo vi era la ruota che accoglieva i bambini orfani.
Per non perdere nulla continuando sulla via principale, Via Cavour, si giunge in Piazza Aldo Moro, con la sede dell’attuale Municipio, e a pochi metri da esso la piccola Chiesa dello Spirito Santo.
Il percorso può anche essere invertito partendo da Piazza Aldo Moro, salendo Corso XX Settembre ed entrando da Porta Vecchia, nonché da Piazza Vittorio Emanuele II, per poi perdersi nello splendido labirinto, percorrendo i vicoli e visitando i monumenti e luoghi d’intesse su menzionati.
Itinerario lungo la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
- Itinerario cicloturistico/walking tour
- Partenza: contrada Figazzano (tra Locorotondo e Cisternino) da raggiungere con auto propria, transfer o bicicletta propria o noleggiata
- Adatto ad adulti e bambini, non accessibile per persone con disabilità motoria
Non perdete l’occasione di passeggiare o pedalare lungo la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese, accompagnati dai suoni e dai profumi della natura e godendo di uno scenario spettacolare costellato da trulli, muretti a secco e peculiarità del territorio. Un percorso consigliato adatto ad adulti e bambini per una completa immersione nella campagna di Locorotondo e della Valle d’Itria, all’insegna del turismo lento e sostenibile.
Itinerario del gusto
- Itinerario enegatronomico
- Borgo antico di Locorotondo raggiungibile a piedi, parcheggiando in Piazza Antonio Mitrano, Piazza Aldo Moro o Piazza Convertini.
- Le aziende nell’agro sono raggiungibili con mezzo proprio (auto o bicicletta in base alle distanze).
- A seconda del mezzo possono essere sempre accessibili.
Conosciuta come città del vino, non si può lasciare Locorotondo senza aver prima degustato un calice di vino locale accompagnato da prodotti tipici. Se siete nel centro storico potete fermarvi presso i wine shop o su Via Nardelli, lungo filari di vite e rose, che fanno da splendida cornice. Se volete visitare una cantina o azienda agricola, o addirittura partecipare alla loro attività di raccolta, potete spostarvi nell’agro e fare visita ai vari produttori, che saranno lieti di aprirvi le porte e farvi entrare nel loro mondo di-vino.
Nelle contrade di Locorotondo tra trulli, masserie e muretti a secco
- Itinerario rurale
- Contrada Serra, Contrada Grofoleo, Contrada Trito, Contrada Lamie di Olimpia, Contrada Mancini, Contrada San Marco…
- Raggiungibili col mezzo che si preferisce
- A seconda del mezzo le contrade possono essere sempre accessibili.
Sono 150 le contrade che popolano Locorotondo: la pietra che fa da padrona tra aie, muretti a secco, trulli, masserie, tratturi, chiese rurali e la natura che incombe catturano lo sguardo di coloro che le attraversano. Se volete conoscere un mastro trullaro, assaggiare un piatto tipico, fotografare un dettaglio della vita contadina, basta immergersi nel mondo rurale e respirare i suoni e i profumi della campagna. Uno sguardo verso l’entroterra ed uno verso l’Adriatico permettono di godere di un posto privilegiato sulla collina. Tra le contrade più grandi e panoramiche menzioniamo Contrada Serra, Contrada Grofoleo, Contrada Trito, Contrada Lamie di Olimpia, Contrada Mancini, Contrada San Marco.