Hai mai visto 1.400 trulli in un unico colpo? Solo ad Alberobello puoi. La capitale dei trulli, un tempo Sylva Arboris Belli, ti fa immergere in uno scenario unico, patrimonio Unesco dal 1996. Le antiche strutture di origine rurale, usate in passato dai contadini come deposito per gli attrezzi o ricovero per gli animali, rappresentano uno scrigno prezioso di storia, architettura, pietra e ingegno umano. Parcheggiando nei pressi di Largo Martellotta, potrai esplorare prima il Rione Aia Piccola, nucleo autentico con case private ubicate nei trulli e dove potrai respirare l’atmosfera fiabesca della vita di un tempo. Dopo una sosta al Museo del Territorio, non puoi perdere la terrazza Belvedere, il cui nome non ha bisogno di spiegazioni. Uno scenario a portata di click si aprirà davanti a te, dove potrai ammirare i circa 1000 coni del Rione Monti che si innalzano su sette stradine parallele. Prima di raggiungerlo, però, puoi continuare su Corso Vittorio Emanuele per raggiungere la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano, e, alle spalle, il Museo Trullo Sovrano, l’unico trullo su due livelli, anch’esso patrimonio Unesco. Rientrando verso Largo Martellotta potrai infine “perderti” nel labirinto lastricato del Rione Monti, in cui le strade prendono il nome dai monti in cui persero la vita diversi soldati di Alberobello. Negozi e botteghe di ogni genere e varie attrattive, tra cui il trullo siamese e i simboli sui trulli, ti aspettano, prima di giungere in cima dove potrai visitare la Chiesa a trullo di Sant’Antonio, un unicum del XX secolo.
Note: le destinazioni possono essere raggiunte in auto o con i mezzi pubblici, verificando i vari collegamenti su https://www.fseonline.it/s/. La visita dei centri è adatta a tutti. Per maggiori informazioni sulle Bandiere Arancioni consultare il sito https://www.bandierearancioni.it